Puntata la sveglia alle 7.00 ma ci alziamo un po’ prima delle 8.00, la stanchezza si fa sentire!
Preso il ghiaccio per la nostra vaschetta, comprata la colazione, in velocità parcheggiamo la macchina al Zion Museum: una navetta ci attende e ci porta fino al Temple of Sinawava, da dove inizia il Riverside Walk.
Prima mezz’oretta semplice di stradina lungo il fiume, poi incominciano i ciottoli nell’acqua, pareti di roccia, guadi. Camminiamo senza sosta per circa 2 ore, nella speranza di trovare una fine del percorso, ma si continua e visto il tempo incerto, decidiamo di tornare indietro.
Ben presto incomincia a piovere e non c’è nessun posto per ripararsi. Qui nessuno si fa problemi: c’è chi continua ad andare avanti con il percorso, famiglie con bambini che si prendono la pioggia, no panic si va avanti.
Un po’ prima delle 14.00 raggiungiamo la fermata del bus navetta, un sacco di gente ma ce l’abbiamo fatta: il percorso è incredibile, reso speciale da questo entrare ed uscire dall’acqua. Abbastanza cotti, ci diamo la mazzata finale pranzando da Oscar’s caffè, due hamburger pazzeschi e pesantissimi!
Giretto per Springdale e via verso il Bryce Canyon: sono circa 2 ore di strada e arriviamo per le 18.30 circa.
Ci facciamo subito un giretto per alcuni Point View: Sunrise Point, Ispiration Point, Bryce Point. Punti panoramici che danno su un anfiteatro di pinnacoli davvero d’effetto, peccato per il tempo un po’ bigio.
Cena al nostro Best Western, conosciamo due coppie di signori bergamaschi, e andiamo a riposare perché domani la partenza è al mattino presto.
Questi giorni sono volati, tantissime cose da vedere, ad ogni km il paesaggio cambia ed è sempre una sorpresa.
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