È giunto il momento di salutare a malincuore Bruges, il b&b e la sua proprietaria. Si torna verso Bruxelles, ormai la vacanza sta finendo.
Ma facciamo una tappa a Gand, o Gent. Poche ore a disposizione, così parcheggiamo in prossimità della grande Cattedrale e poi gironzoliamo qua e la. Anche qui canali, le case tipiche delle Fiandre, le grandi piazze.
Nel primo pomeriggio si va verso Bruxelles. Avendo prenotato in pienissimo centro scegliamo di fare prima un giro prima nella zona del Parlamento Europeo. È sabato pomeriggio e dunque lo troviamo completamente deserto.
Ma poco distante, su indicazione avuta da amici, andiamo in una famosa birreria, giusto il tempo di non beccarci un mega acquazzone. Desiderosi di una buona birra, ordiniamo una birra rossa, da litro! 16 euro? Chissene! Peccato che per loro la birra rossa è la birra all’amarena, una schifezza che non vi dico! Ma le sorprese non sono finite, è ora di raggiungere l’hotel.
Premessa: avendo poco tempo per stare a Bruxelles la scelta è caduta su un hotel, molto molto a buon mercato, e in pieno centro, a 300 metri dalla Grand Place, e a uno sputo da Manneken Pis…la statua del bambino che fa la pipì! Vestito da giocatore belga quel giorno visto che la sera avrebbe giocato la nazionale.
Peccato che tutta sta comodità non fosse pari alla pulizia e bellezza del’hotel: basta dire che per entrare devi passare da un negozio di souvenir! Superato lo schock iniziale, mollate giù le valige, si va in giro per la città.
La piazza centrale, meravigliosa, e poi i diversi quartieri che via via cambiano in stile e personaggi… di ogni tipo.
Andiamo a mangiare in un posto consigliato da casa e becchiamo pure il cameriere italiano. Si va sul sicuro!
Altro giro, la gente è tutta nei bar a guardarsi le partite degli Europei. Digestivo e a nanna!
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