Ci siamo, pronti a vivere la prima intera giornata sarda!
Che inizia ringraziando l’amico del campeggio per averci assegnato l’unica piazzola completamente e perennemente al sole! Così che la sveglia è dettata dai 40^gradi raggiunti nelle tendine e la colazione è un continuo spostare abusivamente il tavolino su altre piazzole!
Nulla ci ferma, e su suggerimento del Touring Club Italiano, Marcolini Tours ci porta alla vicina spiaggia di Porto Ferro, in onore di Tiziano. Una baia costellata da due torri in pietra, sabbia fina, onde potenti e acqua frèsca! L’ideale per i surfisti che noi non siamo, ma merita anche perché c’è poca gente.
Qualche bagnetto, il primo sole a bruciacchiarci, la Leti che se la dorme di gusto. Tra un racchettone e l’altro!!, pronti per sfidare Manuelito, si fa pomeriggio e la fame ci assale: in auto abbiamo ancora dell’ottimo cibo portato da casa…chissà come lè bon!
Prendiamo armi e bagagli e ce ne andiamo, per raggiungere il promontorio di Capo Caccia, grazie al Gigi che non sa leggere la cartina stradale. Dopo qualche bella foto panoramica, troviamo una scalinata bloccata da una transenna dopo pochi scalini: certi che si tratti dell’accesso per la bella Grotta di Nettuno, insultiamo tutta l’amministrazione regionale e proloco varie per l’ottima organizzazione e accoglienza turistica… peccato che la vera scalinata sia poco più avanti, aperta e funzionante! Ma che ce frega, noi si cercava un posto tranquillo dove mangiare e quei gradini sono ottimi, altroché le grotte! Una birretta al bar vicino, e poi spiaggia di Cala (Mu)goni in onore di Letizia, situata nel parco naturale di Porto Conte, in onore di Antonio parrucchino.
Ecco, la mancanza di Luciano “so io come si contratta al sud” si fa immediatamente sentire, e quando un baldo giovine ci fa abusivamente parcheggiare, chiedendo una piccola mancia, il duo Gigi&Teo non curanti del valore dei soldi mostrano una banconota da 5 euro che “mannaggia se andiamo a Porto Cervo gli date la carta di credito?!?” (Cit. e insult. delle mogli). Troviamo una bella spiaggetta, tanta gente, senza onde, però come al mattino l’acqua rimane frèsca e la Leti dorme di gusto..di compagnia la “ragazza”!
Si fa una certa, è ora di tornare, ci aspetta una seratina ad Alghero ma ecco che quando il pericolo sembrava superato, invece ti attende dietro l’angolo: la Giovi vuole vedere anche la spiaggia del campeggio, fare qualche foto, cercare qualche sasso… fatto sta che arriviamo ad Alghero alle 22, pronti per la cena in perfetto meridional style! Per fortuna abbiamo prenotato, ma tra un ritardo e l’altro iniziamo ad assaggiare qualcosa un’ora dopo! C’è tensione nell’aria, che viene stemperata solo da una pirofila di macherones allo scoglio e due porceddu che ci fanno conquistare pure un diploma di gran magnoni…come se non avessimo già tanti a casa!
È così, tra una ciacola e l’altra, con il mirto finale che fa il suo effetto sbugatore, si torna in campeggio che sono solo le due… non male come primo giorno di vacanza!
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2 risposte a “Secondo giorno: Alghero e dintorni!”
5 euro??? C-I-N-Q-U-E? Ragà monetina da 2 euro e faccia da “portami il resto”, eh daje.
Luciano quanto ci manchi!!!