Ok non poteva andare sempre tutto bene e spiaggie dorate di qua e acque cristalline di là… la sfiga era dietro l’angolo.
Dopo i saluti con i Marcolini rimaniamo nella spiaggia di Su Tiriarzu ancora qualche ora, fino a che la voglia di vedere un’altra cala sarda non ci assale. La meta é Capo Coda Cavallo un lembo di terra conosciuto solo a pochi eletti ossia: me, Elena e altre 99.000.000 di persone presenti sull’isola. Le premesse c’erano tutte: (vedi immagine) sole, mare e sabbia top… pecà che l’omino del parcheggio stavolta invece di scucirci i soliti 12,50€ ci ha guardato e con gesto eloquonte detto: <<ma ‘ndo ca**o volete andà? È tutto pieno!>>.
Poco male tutte le nostre speranze si riversano in una spiaggia lì vicino (suggerita dall’omino del parcheggio) tale Baia Salinedda e al motto di “tanto in Sardegna le spiagge sono tutte fighe” ci sorbiamo 10min di cammino sotto il sole per raggiungerla. Bene, sarò breve: faceva cagare! La battigia era piena di verzura secca tanto da formare un tappeto morbido O_o così come l’acqua era piena di alghe, aggiungiamoci l’odore di acqua stantia (spusa de fogna) e abbiamo fatto jackpot!!
(In foto il lato bello ma non balneabile)
Il tempo di tirare quattro porchi per il caldo infernale, pisciare in acqua, intristirci e siamo di ritorno. Mogi-mogi andiamo a fare una piccola spesa per la cena di stasera sperando sia stato solo il giorno sbagliato per la povera Baia Salinedda… babba mia.
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