Siamo agli sgoccioli di questa lunga vacanza che ci ha visti prendere il testimone dai girovaghi Marcolini/Cordioli in questa bella terra sarda. Oggi decidiamo di andare a”La Cinta” spiaggia molto lunga che dovrebbe assicurarci un po’ di quiete.
L’instancabile tour-operator Elena ne studia la morfologia decidendo di prendere una sorta di traghetto per attraversare lo stagno San Teodoro ed arrivare quindi in una zona della spiaggia meno frequentata.
Senza troppi indugi arriviamo al parcheggio (gratuito alleluia!!!) dove lasciamo l’auto per dirigerci a piedi al piccolo molo in attesa della barchetta…
Sì è quella piattaforma che vedete in foto. Fortunatamente il tragitto dura solo pochi minuti e le acque si trovano proprio in una pozzanghera.
Spiaggia con un’acqua davvero superba, la sensazione di essere in una enorme piscina è incredibile, siamo ai livelli di Capo Coda Cavallo ma con meno ressa di gente.
Rimaniamo fino a sera non troppo inoltrata perché ci aspetta la magnatona all’ Olivastro, un piccolo agriturismo nell’entroterra.
Approfittiamo per vedere degli olivi centenari (del 1700 circa ci dicono) davvero enormi. Cenetta a livelli top con mille antipasti tipici, un saluto come si deve per festeggiare l’ultima cena.
Terminiamo alle 23:30 circa dopo una bella chiacchierata con il proprietario dal carattere mite e tranquillo che mi fa un invidia pazzasca vista la vita frenetica che viviamo tutti i giorni. Caffè, mirto e salutiamo. Ahiò.
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