Dopo una nottata afosa fra giri in bagno e pericolo zanzare, Teo ossessionato a spruzzare autan ovunque rimpiangendo le piastrine della Elenuccia, ci alziamo con calma, cielo bigio e colazione in giardino con strane marmellate fatte in casa, impossibile riconoscerne i gusti!
Riassettata la valigia, partiamo alla volta delle gole del Verdon immaginando una tranquilla giornata di viaggio in macchina per avvicinarci a Sanremo, ma ad un bivio Marco esclama: “4 km al lago andiamo a vederlo?” Bo, mi, mo, ma va bè ci siamo ritrovati sulla strada che con un po’ di tornanti scende fino alle acque azzurre del lago. Scorgiamo in lontananza pedalò e canoe, la fatica non esiste, vai di pedalò e quindi alé nuovo cambio di programma e di vestiti, costume sandali e si risalgono le gole con qualche tuffo rinfrescante sotto un po’ di gocce dal cielo!
Il tempo continua a non essere dei migliori ma riprendiamo il viaggio e senza spaventarci dai consigli della lonely percorriamo la Route des Crêtes un giro ad anello che tocca alcune delle più spettacolari vedute del canyon: punti panoramici, avvistamento di stormi di grifoni, pausa dal “patataro” del Verdon e senza sosta giù fino a Sanremo.
Dai 1.200 metri e paesaggio montano al dolce mare con tramonto.
Ci spariamo una cena tutta di pesce al Gente di Mare, ristorantino sulla spiaggia gia’ collaudato, con siparietti di musica di Tozzi. Imperdibile giro a vedere l’Ariston con foto di rito del Teo e concludiamo la giornata rilassandoci sul terrazzo di casa vista mare, qualcuno probabilmente per qualche bicchiere di troppo sviene sulla sdraio mentre altri picciottano.
Comincia la discussione