Finalmente ferie!! Nemmeno il tempo di rendersi conto di non aver timbrato il cartellino che siamo al Catullo di Villafranca pronti per volare in terra sarda, non solo per rilassarci in riva al mare, ma soprattutto per presenziare al matrimonio dell’anno italo-gallese-veronese-bresciano-sardo.
Al ritiro bagagli si concretizza la solita maledizione dei Porro: valigia spaccà in più punti e scomodità incalcolabile nel trascinarla. Evviva Meridiana.
Ritiro auto senza apparenti intoppi (vedremo alla riconsegna) e via verso l’alloggio prenotato mesi fa. Ci rendiamo conto che il check-in per entrare sì può fare non prima delle 15:30, così approfittando della gran fame ci fermiamo a Carbonia al bar da Sandro! 3 panini e 1 insalata preparati nei tipici tempi sardi in 35 minuti lasciando il bar allo completo sbando per tutto il tempo. Grande Sandro!
Ci accolgono all’appartamento padre e figlio che ci istruiscono e consigliano sui luoghi, a detta loro, dell’isola felice. Manco il tempo di aprire le valige che siamo a Maladroxia, piccola spiaggia lì vicino ma ben attrezzata (cessi a 50 cent. ma almeno ci sono).
Al momento del parcheggio la Baesso, ormai terona dentro, cerca di scroccare un biglietto da un autista in procinto di andarsene: “scuuusi non è che ci lascia il bigliettoooo?”. Preso a pietà glielo porgono ma tutto è stato vano causa targa da inserire sullo stesso!! Abbiamo apprezzato comunque, grazie lo stesso Bae.
Causa maestrale tutti gli isolani sembrano essere venuti qui per trovare un po’ di riparo… è solo grazie alla fuga di un’allegra famigliola che abbiamo trovato 2 mq di spazio libero.
In serata ci riuniamo con altri butei veronesi all’insegna di una cena a base di pesce. D’altronde vorremo mica morire ricchi?
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