Non poteva certo mancare un ultimo viaggetto natalizio a conclusione di questo 2018 che forse ha visto meno vacanze in giro per il mondo ma sicuramente ha portato delle belle novità!
E così, lasciando a casa qualche pensiero e vicissitudine, si parte alla volta di Colmar… dove fanno i giubbini?!? Ma dai, sei il primo che ci fa questa battuta!!!
Fatto sta che nemmeno il tempo di uscire dal cancello di casa per raggiungere l’aeroporto di Venezia, che il cellulare segnala un avviso sulla app di Easyjet. Panico generale perché l’ignoranza regna sovrana quando traduciamo la parola “delayed” con cancellato anziché ritardo! Vabbè si tratta solo di mezz’ora, quasi come la durata dell’intero volo per arrivare a Basilea. O meglio, l’aeroporto di Basilea, che sta a metà tra Svizzera, Germania e Francia… roba che se non stai bene attento ti trovi a passare da uno stato all’altro nel giro di dieci minuti.
Cosa che ovviamente è capitata a noi, perché per ritirare l’auto non c’era da andare dai francesi, ma dalla parte Svizzera, per poi tornare in Francia e così… vabbè un casin!!!
Ma ci siamo, piove come già sapevamo ma chissene… eh no pure un incidente che ci ferma per mezz’ora! Francia, già non ci stai simpatica per principio…
Arriviamo finalmente al paesino di Eguisheim, poco prima di Colmar, nel bel mezzo della Route del Vins d’Alsace. Un bijoux di posto! Gli aggettivi si sprecano: spettacolè, meravigliosè, stupendè! Un mercatino di Natale piccolo piccolo ma tanti negozietti che già il Teo rimpiange di non essere ancora in coda in auto!
Si mangiano un paio di crêpes, vin brûlé e poi eccoci a Colmar! Trovato parcheggio e sperando di ritrovare ancora l’auto, raggiungiamo l’appartamento prenotato, “La-chambre-de-Bartholdi”…segnatevi questo nome perché tornerà utile prossimamente.
Siamo in mezzo ad uno dei mille mercatini di Natale di questa città! Più mercatini che pizzerie verrebbe da dire! E guai a saltare una casetta di legno! C’è da dire però che sono molto belli ed originali, ci si diverte! Ed anche la città ha il suo fascino!
E quando la fame inizia a farsi sentire, si va alla ricerca di un ristorantino: i consigli portano a Winstub La Taverne dove il piatto super tipico è “Fondue vigneronne vin rouge“ …ciccia, vino e fonduta! Ma arriviamo ad ordinare anche un profitterol handmade che proprio non si poteva rifiutare!
Il riposo risulta essere necessario e più che meritato!
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