Domenica, giorno del Signore! E dei trasporti newyorkesi!
Il desiderio infatti è quello di andare nel quartiere di Harlem così da partecipare a una celebrazione con coro Gospel!
Ma la linea della metro che sale in quella direzione.. risulta chiusa! Sembra stiano facendo delle pulizie…ma te par?!?
Dunque in velocità ci incamminiamo verso un’altra fermata! Ecco, esperienza da non augurare nemmeno ai nemici, nelle stazioni ci saranno almeno 50 gradi!
Finalmente arriviamo e seguendo le indicazioni di Google maps attraversiamo l’interno di un condominio favelas tra sguardi minacciosi e monnezza ovunque. Assomiglia poco alla New York scintillante lasciata mezz’ora prima!
Eccoci alla Salem United Methodist Church giusti per l’inizio della celebrazione. Ci accomodiamo, un reverendo da il benvenuto a tutti, è un continuo Amen.. e di risposta tutti Amen! Alleluia.. e tutti a rispondere alleluia! Altro reverendo che parte a cantare, voce molto molto bella. E c’è pure un balletto in mezzo di una ragazza. Il clima pare comunque raccolto, attento.
Alla fine del sermone però decidiamo di andare in un’altra chiesa, The Greater Refuge Temple, che dicono essere più grande, col coro, forse più turistica. Ecco veniamo accolti da un tizio che in fondo alla sala balla e urla continuamente, alla fine pure si metterà a rotolare! C’è molta più gente, anche del posto. Un super coro che quando canta tutti ballano. Divietò di far foto ma…
Ogni tanto qualche persona si avvicina al palco/altare.. della serie “ho visto la luce”! E con la sola imposizione delle mani (cit.) ecco che il reverendo la guarisce da tutto! Coinvolgente per i canti e una teatralità incredibile!
Direi che per oggi abbiamo dato, non trovando di meglio si va di hamburger che ormai non ne possiamo più e poi?!? Cerchiamo per fare un giro sui pullman turistici aperti, oggi a NYC c’è un caldo atroce e voglia di gironzolare a piedi poca, quindi andiamo alla ricerca di zone ancora non viste. E così nel casino del traffico ecco a goderci il panorama dei grattacieli sotto un sole bello splendente!
Ma alle 17 sul cellulare del Teo arriva un messaggio di allerta meteo “inondazione imminente” su New York! Ma come, c’è il sole?!? Tempo mezz’ora e arriva praticamente una bomba d’acqua: previdenti ci eravamo spostati nella parte coperta, e seduti proseguiamo il tour. Attorno a noi gente bagnata e disperata!! Scendiamo al palazzo del ONU, foto di rito e hotel che scopriamo essere attaccatissimo.
È la nostra ultima sera, mangiamo qualcosa di nostrano!? Ristorante Morandi in zona Greenwich Village, il quartiere che forse ci è piaciuto di più! Essendo la giornata dei trasporti.. ci si va in taxi belli comodi!
Lasagne e mozzarella in carrozza.. spettacolo!
Lì vicino c’è un locale che fa musica jazz: proviamo ad entrare ma poco ci ispira soprattutto i 40 dollari richiesti per entrare…meglio una passeggiata digestiva. E perché non andare su un rooftop, i locali sui grattacieli?! Altro taxi e si va! Saliamo titubanti ma fortunatamente qui non c’è ordinazione obbligatoria, anzi offrono pure dell’acqua a gratis!
E così mentre la gente fa foto instagrammabili con super cocktail in mano, noi con un bicchiere di plastica siamo belli ugualmente! La vista sull’Empire è bellissima! Verrebbe voglia di star qui ore…ma c’è una valigia da preparare mannaggia!
Ultima notte che se ne va…
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2 risposte a “Day 7 – Harlem, la città dal bus e Rooftop!”
Ciao,
qual’è il rooftop di cui parli?
Grazie mille!
Simona
Ciao Simona!
Il rooftop si chiama Top of the Strand, sulla 37esima. Zona Library per intendersi. Si sale dall’hotel, nessuna consumazione obbligatoria, hai l’Empire davanti… merita!
Avevo trovato consigli anche per il 230 Fifth, vicino al Flatiron, ma non siamo riusciti ad andarci.
Ciao
Matteo