Meteo: New York in agosto non è una cosa impossibile, certo fa caldo ma per fortuna (o almeno noi lo siamo stati) è abbastanza ventilata. Il vero problema sono i locali al chiuso: negozi, metro, musei ecc, l’aria condizionata è veramente fastidiosa, munirsi di felpa costantemente legata in cintura e pronta all’uso.
Trasporti: noi ci siamo spostati principalmente a piedi, le distanze sono comunque importanti, comoda anche la metro. Per una settimana e’ più vantaggioso ed economico l’abbonamento settimanale, costa intorno ai 30 dollari e hai viaggi illimitati, altrimenti c’è una card da ricaricare ma ogni corsa costa 2,75 dollari. Unico neo, è capire bene come funziona la metro, non è così immediato (a differenza di Londra, almeno per noi): tra up e Downtown, local ed express… ci si mette un po’ a capirne la logica! Provato anche il taxi, comodissimo e costoso, ma se si è in 4 può risultare conveniente; per brevi tratti vale la pena, alleggerisce qualche camminata, si prende semplicemente alzando il braccio proprio come nei film, ce ne sono tantissimi. Si può pagare sia con cash che con carta.
Bici a noleggio: sebbene fosse un’idea che ci piaceva, non le abbiamo noleggiate e col senno di poi forse meglio così. A Central Park infatti la bici la puoi usare solo nella strada perimetrale, le stradine interne devi farle a piedi. Sul ponte di Brooklyn le bici sono un pericolo per quanto vanno veloci!! E poi non ti ammiri il panorama come invece puoi fare passeggiando con calma. Per e dall’aeroporto JFK abbiamo utilizzato la metro: si risparmia, bisogna un po’ districarsi però… si può fare!
Il PASS musei e attrazioni: noi abbiamo scelto il CityPass da sei attrazioni, fatte tutte tranne il museo di storia naturale. Vale la pena averlo, indubbiamente, ti fa risparmiare e saltare alcune code. Al Top of the Rock bisogna prenotare per tempo l’orario di visita (meglio il tramonto) dunque meglio organizzarsi. Sull’Empire va sfruttata la possibilità di andarci due volte, noi l’abbiamo fatto al mattino e poi alle 23.
Shopping: a noi è piaciuta la parte di Soho, di Brooklyn Williamsburg, il Chelsea Market sotto alla High Line per piccoli negozietti di articoli fatti a mano ed originali. Per gli amanti ci sono poi le grandi firme famose oppure i centri commerciali. Non sappiamo se è sempre presente, ma a Central Park, East Dr, c’è una bravissima artista che disegna dei quadretti e bigliettini meravigliosi.
Cibo: costoso dalla colazione alla cena. Hamburger buonissimi un po’ ovunque, dalle catene ai posti più originali tipo il Burger Joint o il P.J. Clarke’s. Per una serata esclusiva e molto costosa, ma ne vale la pena carne ottima da Ghallagers Steakhouse. Per una buona cheesecake Almondine Bakery a Dumbo-Brooklyn. Abbiamo provato anche un ristorante italiano, Morandi, senza infamia e senza lode: alla lunga infatti carne e hamburger risultano…stancanti! Sicuramente i consigli o le recensioni che si possono trovare online aiutano nella scelta. Per un pub veramente americano dove bere una birra siamo stati al McSorley’s Old Ale House, uno dei più antichi di NY: merita!
Varie e conclusioni: i quartieri che ci sono piaciuti da girare a piedi sono stati Greenwich, il Village. Se la vostra vacanza comprende una domenica, una bella esperienza e’ partecipare ad una messa gospel. Noi siamo stati al Salem United Methodist Church più raccolta con solista e musicisti e al The Greater Refuge Temple: per nostro gusto decisamente troppo teatrale ed esagerata nella partecipazione, qui c’è il coro ma troppa confusione generale. Tutti consigliano di mangiare poi da Sylvia’s ma se si vuole trovare un tavolo e non fare super code necessario prenotare per tempo. Per una giornata alternativa è carina Coney Island: spiaggione, luna park da provare il Cyclone, e gli hot-dog di Nathan’s. Ovviamente imperdibili Empire State Building, Top of the Rock, Statua della Libertà, degno di nota anche il Memoriale e Museo dell’11 settembre, Central Park, ponte di Brookyln di giorno e di sera con vista dalla promenade, HighLine. Musei noi siamo stati solo al Met, il Moma era in ristrutturazione. Abbiamo provato un rooftop, il Top of the Strand: bella vista, ma sopratutto senza obbligo di consumazione.
Per tutto quello non menzionato leggere i racconti delle nostre giornate!!
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Una risposta a “New York: conclusioni e considerazioni!”
Ragazzi, spettacolo!!!!!
Ho letto solo il viaggio di New York e la voglia di partire immediatamente è tanta….
Complimenti per il blog, siete simpaticissssimi!!!!
Proseguo con la lettura….