La giornata inizia ancora prima del sorgere del sole: sono da poco passate le 5 del mattino e già ci mettiamo a pensare ai piani per oggi, ma anche a buttare giù qualche idea per l’itinerario del ritorno. Su questo tema siamo ancora in alto mare, ma il piano per la mattina è deciso: partire dal campeggio al più presto per visitare San Sebastian!
Ci sono 10 gradi, i bambini stanno dormendo al calduccio sotto il loro piumone e svegliarli sembra proprio una crudeltà! Intanto quindi procediamo noi con doccia e colazione, facendo più rumore possibile, quando finalmente eccoli sbucare dalla mansarda!
Li vestiamo al volo, la colazione la faranno strada facendo, svuotamento acque grigie e reception solo per lasciare l’adattatore, roba di un secondo e via. E invece no!! Alla reception c’è un ragazzo che credo parli solo basco e già lo spagnolo lo metta in difficoltà, figuriamoci l’inglese! Mi dice che devo aspettare le 9, perché ora dormono tutti e non sa come ridarmi i 20 euro di cauzione per l’adattatore. Nel mio spagnolo inventato mescolando un po’ di portoghese con un po’ di italiano a casaccio spiego che abbiamo fretta, che posso anche restare con l’adattatore e che si tengano i 20 euro, ma no, si mette a fare mille telefonate (nessuno gli risponde perché, ci tiene a sottolineare ancora, stanno dormendo) quando finalmente mi passa uno che parla addirittura inglese e che prima mi fa un predicozzo sul fatto che non avevo avvisato che andiamo via così presto, poi mi dice di lasciare l’iban che riceverò un bonifico. Alleluia!!
Superato questo ostacolo manca solo da fare la strada che dal campeggio porta a San Sebastian, sono pochi chilometri ma i primi sembrano la “road to Hana” fatta 8 anni fa alle Hawaii: strada strettissima in mezzo alle felci e agli alberi, se c’è un altro camper in direzione opposta siamo fritti!!
Fortunatamente passa solo una macchina, e neanche nel punto più stretto: siamo salvi! Filiamo via verso il centro su strade che ormai ci sono familiari e molliamo subito il camper nel punto previsto. Sicuramente il fatto che sia lunedì mattina presto ha agevolato l’operazione!
Molto più difficile del parcheggio è stato convincere la Sofi ad indossare la mascherina, ma riusciamo anche in questo e ci incamminiamo sul lungomare che costeggia tutta la baia di San Sebastian con vista mozzafiato sull’oceano!
Ci facciamo una bella passeggiata di un’ora e mezza e rientriamo al camper, facciamo merenda e partiamo per Salamanca!
Il paesaggio basco è molto bello, ma le autostrade sono tutte un saliscendi che non ci agevola molto nel mantenere il ritmo. Intorno a Burgos assistiamo a due scene uniche: la prima è la cattedrale gotica che si scorge in lontananza, ma molto bene, alla nostra destra. La seconda è una donna spagnola che sfida a fare cazzotti un camionista che probabilmente ha tamponato la sua macchina (creando circa 1km di coda..). Procediamo non molto velocemente soprattutto a causa del vento, ma decidiamo di fermarci solo a 200km di distanza dall’arrivo..
Il paesaggio circostante è passato dal verde brillante delle montagne al giallo dei campi di grano e di girasole.
In assenza di qualche posto carino per fermarci optiamo per una squallida area di sosta cementata nei dintorni di Valladolid dove ci sono solo camion. Decidiamo di restare dentro al camper per mangiare, poi Manuel ne approfitta per sdraiarsi un po’ mentre i bambini giocano e io rimetto a posto. Dura la vita del camionista! Alle 14,30 ci rimettiamo in moto, sempre tra camion e vento ma la strada si fa via via più pianeggiante, ed iniziano ad apparire anche i primi cartelli che indicano il Portogallo: ci stiamo avvicinando!!!!!
Finalmente alle 17 eccoci a Salamanca, il parcheggio visto su CaraMaps è perfetto perché in pochissimi minuti siamo in centro a fare un giretto a piedi per vedere almeno la Plaza Mayor e la Catedral.
Siamo conquistati da questa città! Facciamo addirittura uno strappo al nostro protocollo interno anti-Covid ed acquistiamo del Jamon Serrano Pata Negra alla modica cifra di 210 euro al chilo!! Deve essere il prosciutto più buono della storia e quei maiali allevati a tartufo, caviale ed ostriche.. ???????? (la prossima volta suggerisco di fare tappa direttamente da Dior..)
Terminato lo shopping e vista buona parte del centro, ritorniamo, curiosi di sapere come sta la nostra casetta su ruote: sta alla grande, nessuna seccatura! Mitico parcheggio!
Ci avviamo verso il campeggio che è a pochi minuti di strada. Alla fine, nonostante le aspettative non fossero altissime, è uno dei migliori campeggi incontrati! Ci mettiamo in piazzola e in men che non si dica Manuel allestisce tutto, ma purtroppo solo a cose fatte ci accorgiamo di essere completamente senza acqua e con le acque nere da scaricare (a volte facciamo i fighi, ma dimentichiamo di essere camperisti solo da 4 giorni ed ecco che queste lezioni ce lo riportano subito alla mente ????). Vabbè no problem, facciamo tutto il dovuto e ci riposizioniamo. Pasta per tutti e via!! I bambini giocano, noi sistemiamo le ultime cose, poi docce e pigiama: domani ci aspetta la nonna Nela!!
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