Si sa, la prima notte in un posto e letto diverso da quello di casa è sempre un rischio. E anche sta volta, ci è andata male! Un po’ il vento e un po’ il caldo, un po’ l’aria condizionata troppo bassa o troppo alta, be al risveglio c’era chi era più stanco di quando è andato a dormire!
Ci ha pensato la colazioncina sul mini balcone a risollevare le sorti per affrontare la giornata. Oggi una delle spiagge top dell’isola, Kira Panagia!
Il navigatore Gigi controlla la strada e poi esclama: “curve e tornanti a non finire, sembra un intestino”…! Superando resort e studios di lusso con piscinette in ogni appartamento, arriviamo alla fine dell’”intestino”! Gran spiaggia, splendido mare, ultimi ombrelloni liberi: che buco di c…o!!
Coi nostri mollettoni ferma asciugamani ci sistemiamo e subito un fresco bagno non ce lo toglie nessuno. Non c’è nemmeno vento, un paradiso. Chi prende il sole, chi dorme, il Gigi che legge.
La spiaggia è famosa per una chiesetta posizionata proprio sopra…il parroco che l’ha voluta ci aveva visto lungo!! Piccola scarpinata per raggiungerla, tante foto mentre osserviamo il panorama.
Ci è venuta sete, così andiamo alla taverna Akropolis posizionata dietro. Siamo solo noi, la birra pare ancora più buona che ne ordiniamo ancora! Per smangiuzzare qualcosa andiamo nel mini market dove, dopo che il Teo ha chiesto “beer in ice?”, prendiamo patatine, gelati e appunto una birra fresca! Le figuracce non mancano mai!
Momento della pennica incuranti del via vai attorno a noi. Ancora bagni e nuotate, un caffè ghiacciato al baretto mentre il vento si fa ora più forte.
Sono le 18 e come il giorno precedente l’ombra piomba su di noi. E allora facciamo ritorno in appartamento: doccia veloce che c’è da andare a vedere il tramonto sul lato opposto dell’isola… tanto sta tutto a mezz’ora di strada! Arriviamo a Finiki che mancano 5 minuti al tramonto! Per un pelo!
Il paese è composto da due strade che si incrociano sul porto, e tre ristoranti costruiti attorno. Scegliamo quello che dalle recensioni pare il migliore, e grazie alle abilità commerciali del Gigi troviamo posto senza troppo attendere. Spaghetti allo scoglio per quasi tutti, attenti a non sporcarsi che abbiamo pochi ricambi!
La siura della taverna che preferisce contanti… il black anche qui è di casa! Passeggiata alla chiesetta posta sul promontorio, attraversamento dell’isola ed eccoci di nuovo nel nostro bel appartamento. Ci si riposa. Speriamo.
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