Tríti iméra: ultimi paesini e si torna a casa

Sveglia all’alba nel vero senso della parola al sorgere del sole, gustando la pace e il panorama dal nostro hotel. Poi qualche altro minuto di riposo riassesto della valigia e colazione imperiale, serve un bel po’ di energia anche oggi!

Check out, Lukas ci da qualche indicazione, abbiamo a disposione la piscina e il “restroom” (bagno!) esterno, vedo il Teo perplesso: “c’è un ristorante e non me ne sono mai accorto”? Scoppia una risata e partiamo per il tour di oggi in formato ridotto causa ripartenza nel pomeriggio.

Prima tappa Skaros Rock, un promontorio roccioso vulcanico davanti al paese di Imerovigli, con una passeggiata di 20 minuti si potrebbe anche raggiungere la sommità ma noi ci limitiamo a scattare le foto dall’alto dopo aver incontrato in una viuzza una ceramista, vuoi mica tornare con un regalino handmade from Santorini?! “Lovely”, “very nice”, “wow”, “best wisches”, stavamo andando via senza manco pagare…figuron!!

Si rimonta in sella al nostro bolide, seconda tappa il villaggio di Firostefani. Scorci mozzafiato, viette e i tipici scalini che salgono e scendono, ogni angolo regala bellissime vedute.

Terza tappa Kamari beach, qui nulla da segnalare di particolare se non una bakery “Furnissimo” lungo la strada con buon cibo dolce e salato per una pranzetto al sacco e che per fare una foto ad una cantina vinicola ci stavamo per scapottare in motorino.

Ultimo paesino da visitare Pyrgos. Arriviamo fino in cima al castle e alla chiesetta ortodossa e ci accomodiamo al Franco’s bar, qua un bel aperitivino vista isola ci sta tutto! Musica di sottofondo e soletto che abbronza, what else? Solo l’idea dell’ultimo bagno in piscina e relax in hotel ci fa decidere che è tempo di tornare!

Solita gag dell’andata, valigia aperta e roba ovunque, cambio costume e ci si tuffa, riusciamo anche a farci 15 minuti di relax sul lettino quasi da pennica, peccato che arriva il tipo del transfer in aeroporto a riportarci all’ordine. Chiudiamo tutto in fretta e furia e saliamo sul pulmino.

Tappa a recuperare le signore dell’andata che manco ci hanno riconosciuto, che fora!
Con il solito anticipo arriviamo in aeroporto.
Attendiamo l’imbarco. Vediamo che controllano i bagagli, gli italiani si aggirano con zaini formato famiglia per non pagare il bagaglio a mano che con Ryanair ora costa più del volo. Noi lo abbiamo pure pagato, veniamo richiamati per fare una “prova misure” nella gabbia di ferro. Ma come ci siamo arrivati con questo bagaglio ci potremmo pure tornare o no? Misteri e trappola per fare qualche soldino in più, poveri malcapitati. Decolliamo un po’ in ritardo ma recuperiamo in volo.

Santorini, compleanno da favola, ci sei entrata nel cuore!

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