Da buoni italiani medi, vuoi non scroccare un passaggio a Milano Malpensa dal fratello che proprio oggi deve raggiungere il capoluogo lombardo per lavoro?!
Così diamo inizio alla nostra avventura per questa meta tipicamente estiva…l’Islanda.
Sogno da parecchi anni e occasione colta al volo un mesetto fa, si proprio così, solo poche settimane fa ci siamo messi a prenotare volo, van camperizzato, spendendo sere intere per trovare il modo di vedere non tutto, ma tanto, in soli 9 giorni, alla faccia di chi dice che questa meta bisogna necessariamente organizzarla con larghissimo anticipo!
A farci compagnia nel transfer c’è anche il collega di Studium Emanuele, i suoi racconti di vita ci fanno compagnia per le due piacevoli orette sullo Sportage del Pippo.
Carichi come “mussi” facciamo un check peso valigia, quasi 23 kg, too much, così incominciamo a metterci addosso di tutto e a riempire lo zainetto fino a scoppiare.
Operazione riuscita, check in senza intoppi, cazzeggiamo al duty free e aspettiamo l’imbarco ignari che l’attesa sarebbe stata un po’ sofferta.
Ammazziamo il tempo facendo qualche acquisto: mini tobleroni al cioccolato bianco, focaccia per la cena serale/notturna e acqua di prima necessità. Acquistato pure un gadget per avere il cellulare sempre a portata di mano durante le escursioni che faremo!
Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, la gente si accalca davanti ai monitor e c’è chi esclama: “hanno annullato il volo”, preoccupati riguardiamo il nostro per Keflavik e “fortunatamente” risulta solo in ritardo di circa 1 ora. Il gate non esce e i monitor non si aggiornano, ce la faremo a partire?!!
Alle 19 su per giù siamo a bordo. Giovi posto finestrino e riesce ad immortale lo spettacolo delle alpi dall’alto e l’arrivo in Islanda.
Seduta a fianco a lei una signora di una certa età che con il marito studiano la lonely presa in biblioteca, tagliuzza pezzi di carta per mettere il segno e sfodera fotocopie consumate in bianco e nero della cartina dell’isola. Appunti rigorosamente scritti a mano.
Il marito scrive una sorta di diario alla nemoingiro su una vecchia e sgualcita agenda di non si sa che anno. Hanno cartelline trasparenti con articoli di giornali probabilmente di posti da visitare e fogliettini con scritti itinerari e distanze. Che organizzazione! Speriamo di arrivare alla loro età con ancora lo spirito e la salute di fare viaggi così!
Le 4 ore di volo passano fra un riposino e l’altro iniziando anche la lettura degli unici due libri che ci stavano in valigia inseguendo continuamente la luce del sole.
Sono questi infatti i giorni più lunghi di luce in Islanda! A mezzanotte c’è ancora chiaro.
La nostra valigia è la prima ad arrivare evviva, usciamo nella hall per attendere il transfer di Rent.is, il noleggio del nostro Doblò camperizzato.
Un ragazzotto stile boscaiolo perfettamente islandese arriva dopo qualche minuto senza parlare ma solo facendo cenni, noi italiani ci guardiamo attoniti, che Dio ce la mandi buona!
Ad attenderci per la burocrazia, altro butel barba incolta rossa lunga che boffonchia in inglese e ci fa pagare, passiamo la carta di credito del Teo. Transazione negata per ben 2 volte.
Attimi di terrore, per fortuna c’è anche quella della Giovi.
Infiliamo la card, luce verde, siamo salvi avremo un tetto sotto cui dormire in queste notti!
Ci spiega velocemente il funzionamento di varie robe, non capiamo praticamente una mazza, anche perché per noi sarebbero quasi l’1 di notte. Annuiamo e partiamo, vedremo domani di capirci qualcosa, ora non c’è tempo anche perché ha pure incominciato a piovviginare.
Comunque il Doblò è nuovo di palla 2.000 km. tenuto benissimo. Figata!
Ci mettiamo in marcia destinazione Úlfljótsvatn Scout Center.
Per sentirci più a nostro agio abbiamo scelto come prima tappa proprio una base scout!
La prima oretta fra le strade islandesi già ci fa gustare il panorama bellissimo, verde costellato dai fiori viola dei lupini. Km senza incontrare anima viva solo qualche pecora e cavallo.
Arriviamo finalmente al camping.
Come sapevamo qui non esiste reception semplicemente ti piazzi dove più ti piace e via.
Posto molto carino in riva ad un lago. Struttura in legno per bagni ecc. riscaldata, scout, ma tenuto molto bene.
C’è pure un area giochi per bambini.
Non riusciamo a collegarci all’elettricità, troppo stanchi ci sistemiamo, se così si può dire in qualche maniera e ci infiliamo nei nostri sacchi a pelo.
Realizziamo che siamo davvero arrivati in Islanda e inizia l’avventura!
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