Ci svegliamo ancora increduli di aver realizzato questo piccolo sogno: siamo nei fiordi occidentali! O come si dice qui, Westfjords che fa più figo! E poi oggi, è una giornata speciale…
Colazione al calduccio nella stanza comune, ma ci siamo solo noi, e poi si parte per risalire la costa di Strandir. Una strada sterrata che risale piccoli fiordi, con case sperdute qua e là, mare increspato da una parte e montagne aspre dall’altra! E poi piccole baie colme di legni addirittura della Siberia e trasportati fin qui dalla corrente. Auto incrociate? Forse due!
Puntiamo ad arrivare alle hot pots vicine all’hotel Laugarholl. Mentre le cerchiamo, perché non abbiamo ben capito dove stanno, ci imbattiamo in una coppia di piacentini i quali si stanno facendo un’intera settimana in questa zona dell’Islanda! E il resto del nord Europa se lo sono già visti… invidia! Li salutiamo e torniamo alla ricerca di queste pocce che scopriamo essere di fianco alla piscina: ebbene sì, in mezzo al nulla c’è una super piscina di acqua calda, degli spogliatoi bellissimi, una hotpot dove immergersi pure riparata dal vento e un torrente anch’esso d’acqua calda! Ci cambiamo in un attimo e siamo già belli che a mollo. E nessuno che viene a disturbare. Ah negli spogliatoi ci sono pure delle super docce e così possiamo tornare in auto puliti e profumati!
Decidiamo di salire un po’, verso il paese di Djúpavík (sperduto dove la strada finisce ma con una ex fabbrica di acciughe dove ci fanno delle mostre… vabbè!!). Ma cambiamo idea, la strada è troppo sterrata e il tempo volge al brutto. Torniamo indietro e riscendiamo i fiordi, li abbiamo solo intravisti ma ci hanno veramente colpito!
Piove e tira vento, ma dal nostro camperetto ci gustiamo ancora una volta i panorami attorno a noi.
Troviamo i cartelli di uno shop di maglioni originali islandesi handmade. Obbligo di fermata! E provane uno e provane un altro, entrambi usciamo col nostro bello e costoso ricordino della vacanza! Anzi no, prima di uscire pranziamo con la zuppa del giorno (maglioni, zuppe, dolci, libri…c’era di tutto!). Funziona che tu paghi un piatto di zuppa e poi fai refill quante volte vuoi! Ecco se sei un due come noi e paghi un solo piatto ma mangi entrambi forse non va del tutto bene… ma siamo italiani! Di negozi così ne troviamo anche dopo, e ovviamente come non far strisciare la carta?!?
Dopo i fiordi la nostra meta è la penisola di Snaefellsnes, quella che sta sopra Reykjavik per capirsi (eggia’ siamo ormai alla fine del giro…) ma prima c’è una tappa alla fattoria Erpsstaðir Creamery, che vende prodotti caseari con le mucche belle in vista, e dell’ottimo gelato! Caramello salato e mirtilli, la fine del mondo!
Bene, la penisola ci attende, andiamo veloci ma ecco che la strada diventa sterrata! Ma come, è quella principale!!! E dunque rallentiamo la marcia e ancora una volta ci gustiamo il panorama che ci porta al grazioso paese di Stykkishólmur. Nomi impossibili, lo sappiamo già! Il porticciolo, le case colorate, un promontorio panoramico… tutto bellissimo se non ci fosse ancora sto freddo e sto vento a rompere gli zebedei! E così ci rintaniamo in camper aspettando che il nostro fish&chips sia pronto!
Vogliamo raggiungere la punta estrema della penisola, un campeggio vista mare ci attende. E così, visto che piove, dal finestrino ci guardiamo la distesa lavica di Berserkjahraun, il Monte Kirkjufell e la chiesetta di Ingjaldshóll in mezzo ai campi di lupini che pare la Provenza… a voi le foto!
Ecco siamo al campeggio e sono solo che le 20.30! Minestrina knorr o festeggiamo come si deve?!? Fatalità vicino c’è il ristorante Viövik forse pure stellato dai piatti che ha. Ci fiondiamo dentro e ci chiedono pure se abbiamo prenotato! Ma se non c’è nessuno?!? Vabbè tavolino vista mare e via di menù: tra un Apperol e Brunello di Montalchino chiediamo come funziona l’opzione 3 portate. Un antipasto, un secondo e un dolce. Ottimo, possiamo dividercelo, visto che abbiamo ancora il fish&chips di prima sullo stomaco.
Ma non lo abbiamo specificato bene alla cameriera ed ecco arrivarci tutto doppio, cioè un piatto a testa di guancetta di maiale, merluzzo patate e olio, e per finire del brownie con frutti di bosco e pallina di gelato! Pure il prezzo è doppio, ovvio! Ma si festeggiano 10 anni di matrimonio, si può fare! (Da domani torniamo alle buste).
Ultimo compito: preparare l’acqua di San Giovanni come insegnato dalla maestra Valeria!
Sogni d’oro mentre ci gustiamo pienamente uno splendido sole di mezzanotte!
Sæt er lykt úr sjálfs síns rassi – “Dolce è l’odore del proprio sedere”
Vi sarà certamente capitato di incontrare, nella vostra vita, quei personaggi che si sentono sempre i migliori in tutto.
Questo modo di dire è particolarmente calzante per questo tipo di curiosi esseri umani: quelli che trovano perfetto tutto ciò che fanno!
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