Marcolini incalza, alle 3.30 del mattino è impaziente di partire, Giovi raccatta le ultime cose che le vengono in mente e poco prima delle 4, nel cuore della notte, siamo in autostrada pronti a raggiungere la nostra meta marittima di quest’anno: la Croazia.
Si avete capito bene, prima di svaccarci sul mitico gommone del Pippo (fratello della Giovi) che quest’anno sarà sull’isola di Solta di fronte a Split/Spalato ci aspettano 4 gg di tour in perfetto stile “nemoingiro”, dove la parola relax non esiste!!
In 5 ore scorrevoli sconfiniamo prima in Slovenia e poi in Croazia dove secondo le teorie del Teo se mostriamo il passaporto non lo guardano neanche ed in effetti così è stato!
Alle ore 9 parcheggiamo nel porticciolo di Jablanazzo e scendiamo, “leggera” brezza ma cos’è come in Islanda?
Non ci facciamo intimorire e imbocchiamo il sentierino che scavato nella roccia ci porta in 15 minuti ad una meraviglia naturale nascosta, neppure nominata dalla Lonely Planet. Uvala Zavratnica, una insenatura della costa, tipo fiordo, davanti all’isola di Rab.
L’acqua bella fresca ci rigenera dopo la levataccia e non ci facciamo mancare anche lo snorkeling per avvistare sul fondo del mare il relitto di una chiatta tedesca della seconda guerra mondiale.
Questa tappa avrebbe meritato una sosta più lunga ma ripartiamo alla volta della spiaggetta di Nin vicino a Zadar/Zara, altre 2 ore di auto e di curve lungo la costa con i bei scorci del mare.
La cittadina è carina e caratteristica, la spiaggia incredibilmente di sabbia per essere in Croazia è un po’ troppo affollata per i nostri gusti e non all’altezza dell’acqua cristallina della mattina.
Ci impacchiamo a vedere le prodezze dei campioni del kitesurf (il Teo dopo le sue 3 lezioni invidia le loro performance, ma non si demoralizza!). Ci rimettiamo presto in macchina con annesso il solito “metti costume, togli costume, rimetti vestiti” di cui siamo ormai esperti dopo l’esperienza islandese.
A mezz’oretta di strada ci aspetta Zadar/Zara, un’oretta di sosta e visita della cittadina ricca di rovine romane, chiese medievali e due attrattive uniche, l’Organo Marino e il Saluto al Sole.
L’Organo Marino è come uno “strumento musicale” naturale. Le onde del mare passando dai fori dei gradoni sul lungomare provoca suoni e melodie, veramente suggestivo.
Il Saluto al sole invece è un cerchio di 22 mt di diametro inserito nella pavimentazione ricoperto di moduli solari che immagazzinano l’energia solare che insieme al moto ondoso producono una sorta di caleidoscopio con spettacoli di luce.
Che ovviamente si vedono al calar del sole, peccato sarà per la prossima volta!
Dopo aver sorseggiato una birretta sui gradoni con il sole che piano piano si fa meno intenso ci rimettiamo in marcia.
Ultima tappa della giornata Sibenik/Sibenico.
Ultima ora di auto+annessi giri su giri per trovare parcheggio. Bello l’appartamento in pieno centro eh, ma avevamo sottovalutato questa difficoltà.
Alle 19.30 girovaghiamo per le strette viuzze con 2 trolley e una borsa frigo, con il salvacena della mamma della Giovi, il famoso pollo/carote/patate/cetrioli e tanta maionese!
Passiamo la serata nel centro storico, davvero carino, pieno di localini e musica dal vivo.
Sebenico ci è piaciuta molto, domani mattina faremo un giro mattutino per vederla anche di giorno!
La giornata è stata bella intensa andiamo presto a riposare domani ci aspettano nuove avventure!
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