Osmi dan: l’isola di Vis, sfidando un mare impetuoso!

Un risveglio vincente per tutti, quasi tutti! C’è chi va a camminare, chi a correre con annesso bagnetto alle 8 di mattina e chi va a pescare. Anche oggi. E con lo stesso risultato. Però non mollare Ciano!

La previsioni dicono che ci sarà vento, che si fa? Il comandante Pippo vuole tentare l’attraversata verso l’isolotto di Vis, o Lissa in italiano. Isola distante un’ora da noi e particolare per due cose: fino al 1989 era una base militare e dunque non c’era accesso ai turisti, e che un paio di anni fa c’hanno girato il film Mamma Mia 2. (Credevate fosse stato fatto in Grecia?!? A Skopelos e Skiathos dove siamo pure stati?!? E invece no!).

Dopo queste pillole di cultura che non fanno mai male (metti caso vi troviate a Chi vuol essere milionario? E l’ultima domanda è dove hanno girato Mamma Mia 2…), torniamo a noi.

Si parte per l’attraversata, carichi di entusiasmo, felici del panorama, euforici di ottimismo! Ecco torneremo con botte ovunque, ossa mal ridotte e dolori in ogni dove! Eh si perché il mare è bello ondoso, il comandante fa il meglio che può, la disposizione prevede tutti in poppa dove i salti sono minori e il povero Teo aggrappato in prua per evitare che il gommone si impenni manco fosse un Ciao elaborato degli anni ‘80!

A fatica raggiungiamo il paese di Vis dove almeno riusciamo a fare sta benedetta vignetta e navigare rispettosi della legge croata!

L’isola presenta belle spiagge e grotte ancor più meravigliose, che però vedremo un’altra volta quando circumnavigarla sarà più semplice! Ci accontentiamo di andare all’ennesima blu lagoon (un po’ di fantasia in sti nomi?!?), ovvero un punto riparato dal vento, acqua turchese e pennica assicurata!

Gli ultimi bagni e poi si punta a tornare, terrorizzati che il vento sia aumentato. Allarghiamo un po’ il giro per stare maggiormente sotto costa e raggiungere l’arcipelago di isolette di fronte Lesina, a Hvar. Situazione un po’ tanto turistica, d’altronde tutti cercano un po’ di riparo oggi. Ma riusciamo a nuotare fino al baretto e spararci un eis caffè senza gelato e un paio di dolcetti per dare la carica. E birra per il Ciano rimasto in barca a respingere gli attacchi dei pirati (cit. Monica).

Siamo comunque fortunati, il pezzo finale verso casa che ci spaventava risulta invece moderatamente accettabile. Certo, una volta arrivati nella nostra baia le comiche per rialzarci in piedi ma siamo ancora vivi!

Che si fa per la nostra ultima serata insieme?!? Si va a mangiar fuori! Il paese di Maslinica dove siamo oltre ad essere caratteristico presenta diverse soluzioni gastronomiche. Puntiamo su Konoba Gajeta, dove se mangi sulla terrazza puoi scegliere solo le portate cotte sulla griglia. Un fritto? No! Una pasta? No! Valli a capire! Ci spariamo dei cevapcici, filetto e un’orata per i coniugi Arduini, il tutto condito da dell’ottimo… buono… decente… vabbè vino del posto.

Tappa finale per assaggiare l’ennesimo mojito, finalmente buono, e che poi avrebbe trasformato il Pippo nel David Guetta di Solta. E ultima lezione di astronomia del professor Teo e poi in branda. Anzi no, il Teo e il Ciano hanno pure la grappetta da farsi!

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