Ore 8 sveglia, come gli altri “inquilini” della casa. Sono di Bergamo e facciamo piacevolmente due chiacchiere pasteggiando con ottima torta di noci fatta in casa, marmellate, yogurt ecc ecc.
Questa casa ha più di 200 anni ed è veramente molto tipica. Lo scricchiolare dei pavimenti in legno, le travi di un tempo, e lei di cui fra le mille parole non abbiamo capito il nome, è veramente tanto gentile e disponibile. Sorridente con un bimbo di 2 anni non si fa problemi lo lascia girovagare. Porta di casa sempre aperta giorno e notte, questo sì che è benessere!
Peccato che si debba ripartire, anche oggi il tour prevede un bel po’ di tappe.
Il cielo oggi è nuvoloso, visiteremo le spiaggie del famoso D-Day quando le truppe degli alleati il 6 giugno del 1944 sbarcarono in Normandia per liberare la Francia dalla dominazione tedesca.
Prima dei siti più famosi passiamo per Arromanches. Bassa marea quindi i resti delle infrastrutture in cemento costruite all’indomani dello sbarco sono ben visibili. Rimangono infatti i resti del “porto” in cemento, sorta di piattaforma per far sbarcare gli alleati e tutto quel che era necessario per intraprendere l’invasione. Complice il cielo grigio e la quiete incominciamo a immaginarci quello che d’evessere successo quel giorno.
Ci dirigiamo poi verso la più famosa Omaha Beach dove 3.000 dei 34.000 soldati americani sbarcati furono uccisi dalle truppe tedesche. La spiaggia è lunga 8 km. Ci sono monumenti commemorativi.
Su questa strada uscendo un momento dalla parte storica ci sono moltissime distillerie di Calvados e produzioni di sidro. Ci fermiamo in una per fare una degustazione. Breve spiegazione ma in italiano, incredibile, visto che qui parlano solo francese e ti rispondono in francese anche se gli fai capire che sei straniero. Convinti dalla sua gentilezza compriamo una bottiglia da bere nei prossimi giorni e ci spostiamo verso il cimitero americano.
Lungo la strada intravediamo una persona che ci fa cenno di accostare, il Teo pensa sia la polizia e si è fatto pure il film del ritiro patente dopo i 2 bicchierini di sidro e uno di calvados (tipo grappa che fa 40 gradi). Scampato il pericolo capiamo che è semplicemente il parcheggiatore!
Una passeggiata ci porta fino all’inizio dell’immenso cimitero costellato da croci bianche in marmo. Il sito è davvero impressionante.
Pit-stop crepes da Aux DÉLICES d’Alice, realizzate con i prodotti km 0 della zona sulla strada dopo Omaha beach. Merita!
Altro sito di interesse il Pointe du Hoc, falesie su cui si sono arrampicati gli alleati per neutralizzare le difese tedesche. Da 225 ranger ne rimasero vivi 150 che per 2 gg dovettero combattere con i tedeschi prima di ricevere rinforzi. Resti di bunker, trincee e enormi buchi creati dalle bombe nel terreno hanno reso questo luogo denso di storia. Assolutamente da visitare.
Per non farci mancare l’ultima botta di storia e cultura finiamo la giornata D-day con Utah beach e il suo museo che ricostruisce e mostra cimeli dello sbarco. Molto interessante anche questo!
Attraversiamo tutta la penisola del Cotentin perché alle 18 in punto Gregory ed Adrien ci aspettano per il check in. Siamo al La Pichonnière, casa sperduta nella natura, un enorme cane all’ingresso e stanze per gli ospiti carine e comode! Relax finalmente, che lunga giornata… ma non ancora finita!!
Ci giochiamo il jolly della giornata, ovvero si va a Mont-Saint-Michel… figo vero!? Anche perché per evitare la marea di turisti (ho fatto la battuta ho fatto!!!) non possiamo certo andarci domani di giorno! Anzi, la sera c’è pure uno spettacolo di luci e suoni ad illuminare l’abbazia! Raggiunto il parcheggio, enorme sembra quello di Gardaland, vai di navetta gratuita per attraversare la baia. Incredibile la vista di questo isolotto roccioso con sopra arroccate piccole casette e viuzze fatte di scalini che portano fin su alla chiesa.
Poca gente vista l’ora, e poi queste luci e musiche a rendere magiche le varie sale, il chiostro o l’abbazia stessa. Sicuramente stanchi ma anche felici delle tante cose viste pure oggi!
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