Quinta Feira: da Aveiro a Luso

Anche la seconda notte ad Aveiro procede tranquilla e si dorme fino alle 8 passate. Finita la colazione c’è da sistemare tutto nelle valigie e prendere armi e bagagli per lasciare l’hotel. Dopo una piccola e, per fortuna, breve disavventura con Antonio rimasto bloccato nell’ascensore, salutiamo la signora cilena con cui avevamo fatto amicizia a colazione e ripartiamo.

La prima tappa di oggi è per andare a visitare un luogo poco distante che ha dato i natali ad una persona molto importante: la cittadina di Águeda, dove è nata e cresciuta la nonna Nela!

In mezz’ora scarsa la raggiungiamo e ci rechiamo subito al Bairro Barbosa, il quartiere che si chiama proprio come Manuel e sua mamma, dove ci sono ancora delle case di famiglia.

Nello stesso quartiere vive ancora la tia Augustinha, chiamata così pur essendo in realtà una cugina e che ha appena festeggiato allegramente i suoi 99 anni! Veniamo a sapere che sta bene e le farebbe piacere vederci quindi passiamo da lei a salutarla. Restiamo impressionati dalla sua lucidità, dalla qualità del suo pensiero e da come ancora riesca a sentire perfettamente, a vedere e camminare: non sembra affatto una quasi centenaria ed è esattamente come la ricordavamo dall’ultima volta.

Felici per questo incontro decidiamo poi di visitare un po’ il centro di Águeda, distante un paio di minuti di macchina. Scopriamo che si tratta di una cittadina molto piacevole, con un bel centro storico ordinato, un fiume che la attraversa e tanto colore dato da fiori e decorazioni che si trovano un po’ ovunque.

I bambini esprimono il desiderio di andare ad un parco giochi e così li accontentiamo. Per pranzo ci fermiamo in una via poco distante, bella ombreggiata anche grazie alle decorazioni che addobbano le vie principali del centro. Chamuças deliziose, crocchette di carne, pão com chouriço e toast al Lotus, uno dei locali più carini della zona: che Ferragosto alternativo e mai immaginato prima!

Finito di pranzare è ora il momento di raggiungere l’ultimo hotel del nostro piccolo tour: il Grande Hotel de Luso. Il nome è importante, chissà se ne sarà all’altezza!

Luso è una località termale molto conosciuta in Portogallo per la qualità della sua acqua che è anche l’acqua in bottiglia più venduta (nonché la nostra preferita!). Tutto intorno a Luso c’è la famosa foresta di Buçaco, una zona naturale protetta con vegetazione di ogni tipo, tropicale ed autoctona e con monumenti di vario tipo disseminati al suo interno.

Per arrivare a Luso da Agueda ci vuole una mezz’oretta scarsa e quindi organizziamo uno stratagemma per evitare che la Rosa si addormenti: se succedesse poi difficilmente si riaddormenterebbe in hotel, ma mezz’ora sarebbe davvero troppo poco per farla riposare. E così per tenerla sveglia facciamo scegliere a lei la playlist di YouTube music: iniziamo con la bella tartaruga, grande must a casa nostra, passiamo dai tre porcellini e finiamo con A Sky full of stars dei Coldplay che lei adora per il film Sing e canta a squarciagola!! Che ridere! Il sistema funziona e così arrivati in hotel ci dividiamo in due gruppi: mamma e Rosa in camera a dormire. Sofi, Anto e Manuel giù in piscina.

L’hotel è magnifico in ogni dettaglio sia dentro che fuori. C’è un parco stupendo con piscina olimpionica con tanto di trampolini a varie altezze. Antonio e Sofia hanno passato il pomeriggio a tuffarsi da 3 metri mostrando un coraggio inaspettato. Nel pomeriggio siamo stati intrattenuti dagli animatori che hanno tenuto un corso di giocoleria circense molto divertente.

Tra giochi, tuffi, nuotate nella piscina esterna e in quella termale interna il pomeriggio vola.

Decidiamo di goderci il relax di questo ambiente e di cenare dentro l’hotel. Non potevamo avere idea migliore perché la cena consisteva in un buffet di cibi uno meglio dell’altro. Dai frutti di mare ai crostacei, pesce di vario tipo, carne, verdure, formaggi, frutta e dessert vari: sembrava di essere ad un matrimonio, ma di quelli dove si mangia da dio!

Finita la cena anche se gli adulti volevano fare due passi in centro (anche per smaltire parte di quanto ingerito) non c’è stato verso di convincere i ragazzi che volevano invece stare nella sala giochi dell’hotel. Alla fine siamo invece stati coinvolti dall’animazione che aveva organizzato una serata di giochi a squadre con quiz di vario tipo.

Ogni famiglia era una squadra e indovinate chi ha vinto?? Soddisfatti del premio in monete di cioccolato ce ne andiamo a dormire felici e contenti.

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