Prime dì: Grado e Aquileia

É il Sabato Santo e abbiamo deciso di passare il week end lungo di Pasqua in Friuli.

Senza troppo stress andiamo a prendere il camper già per le 7.30 del mattino e impostiamo il navigatore direzione Grado.

Il meteo non è al top, ma ci baciamo le mani dati i disastri dei giorni precedenti: malgrado qualche nuvoletta o il cielo un po’ coperto ci va pur sempre di lusso!

Il traffico è scorrevole e in meno di tre ore siamo a Grado alla ricerca di un parcheggio: ormai a quest’ora tutti i posti migliori per camper, visti durante i preparativi del viaggio, sono occupati e facciamo un tot di giri a vuoto. Troviamo un mega piazzale con gli stalli blu praticamente deserto, ma neanche il tempo di arrivare che subito una signora si affaccia e ci fa ”no, no” col ditino! Non siamo i benvenuti: meglio sloggiare!!

Siamo pure in riserva, e neanche da dirlo, affamati! In un attimo potrebbe consumarsi il dramma 😆…

Facciamo benza e cerchiamo di ricomporci, ma sembra proprio che a Grado non ci si debba fermare: usciti dal benzinaio siamo obbligati a svoltare a destra e finiamo su un ponte che è a senso unico per 23km! Meno male che proprio all’inizio c’è il cancello di un club nautico e in qualche maniera, non senza imprecazioni, Manuel riesce a girare il mezzo e imboccare la giusta direzione.

Su APP4NIGHT indicano un parcheggio per camper: per arrivarci dobbiamo però superare un ultimo ostacolo, il mercato rionale che fa deviare tutto il traffico in viette strettissime! Dribblate tutte le auto ai nostri lati, ecco che finalmente raggiungiamo il parcheggio che sembra paradisiaco: ampio, c’è qualche camper ma è ancora piuttosto libero e proprio sulla spiaggia! Cosa possiamo volere di più?

Preso tutto il necessario per il pic nic decidiamo di stenderci sulla sabbia, ancora bagnata per il maltempo degli scorsi giorni.

Belli sazi ci riposiamo al sole che però, dato il vento, non scalda più di tanto.

Sono circa le 15 quando rientriamo al camper: e meno male perché la polizia stava dando multe e mandando via tutti quanti! In men che non si dica ci diamo alla fuga e ci dirigiamo al Camping Aquileia. È un campeggio piccolino, un po’ “old fashion” se vogliamo, ma immerso nel verde e nella natura ed affacciato sulla parte archeologica dell’antico porto fluviale! Una vera chicca!

Scegliamo la piazzola che preferiamo e ci sistemiamo. Naturalmente è d’obbligo fare un salto a vedere come è il parco giochi!!

A questo punto vogliamo fare un salto a comprare del pane e all’uffcio del turismo.

Ne vale proprio la pena perché compriamo già la Aquileia Card che ci permette di visitare tutto per 48 ore, facendo pagare solo gli adulti e in più ci prenotiamo per gli ultimi posti disponibili per il tour guidato di domenica pomeriggio.

Sistemate queste faccende vogliamo dare un’occhiata al centro e anche se Rosa ci chiedeva un gelato già da mezz’ora (dove vuoi che troviamo una gelateria qua e a quest’ora??) ci dirigiamo verso la Basilica: proprio sulla strada per arrivarci ecco una gelateria e così la accontentiamo e alle 18 passate ci fermiamo per una pausa gelato che mette tutti di buon umore, con Rosa che ci fa stra ridere perché vedendo una signora con un velo ci dice “questa signora è una Madonna!”.

Soddisfatta la voglia di gelato, arrivaimo nella piazza della Basilica la cui costruzione risale a IV Secolo e ne ammiriamo il campanile di 76 metri.

Un po’ di stupidera, una piccola pausa per un aperitivo in un chioschetto carinissimo ed eccoci ancora al camper.

C’è troppo freddo per cenare fuori e così le polpette al sugo di nonna Luciana ce le mangiamo dentro al calduccio.

Finita la cena e sistemate le ultime cose tutti a dormire aspettando che arrivi Pasqua.

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