Partiamo dalla fine. Sono le ore 00.00, siamo in bellissimo campeggio vista mare in prossimità del 66 parallelo, cielo coperto ma una luce che boh, via vai di campeggiatori… della serie è un attimo perdere il conto del dove, il quando…!
Torniamo al mattino, altro splendido campeggio e colazione nella sala comune che è una classica casetta dai tetti coperti d’erba! Veramente un posto incredibile in mezzo al nulla!
La prima tappa di oggi è un classico che mancava da un paio di giorni, cascate! Ma di quelle enormi! Si tratta delle cascate Dettifoss e Selfoss. Per raggiungerle c’è una strada comoda ma arrivi sul lato del fiume dove le vedresti un po’ così, oppure una strada molto strong ma le vedi perfette. Andiamo di off-road anche oggi! 40 minuti andare e 40 tornare di buse, salti, sassi, pache… Alè!!! Le cascate meritano questa fatica: Dettifoss enorme e imponente, mentre Selfoss che si allarga allarga allarga formando un sacco di piccole cascate.
Proseguiamo verso la zona di Hverir, vi dice nulla? No ma manco a me prima di andarci! Praticamente un’area piena di pozze di fango che bolle, e di fumarole che escono dal terreno. Profumo di zolfo in ogni dove che ti domandi sempre chi l’ha mollata…
Scolliniamo e vediamo il lago Mývatn… un altro nome così e mi aspetto di vedere Galdalf e Frodo Baggins! E invece la tappa alla grotta d’acqua calda di Grjótagjá è famosa per un altro film… chi indovina?!?
Un giro attorno al lago, il tempo ahi noi sta cambiando in peggio, ma il Teo vuole lo stesso preparare un pranzetto coi fiocchi e sfidando vento e pioggerellina si mette a scaldare un pastone di pesce e patate comprato in supermercato. Non male dai!
Ecco, piove! Che si fa?!? Andiamo alle terme! Il Mývatn Nature Baths sono lì attaccate. Non ci sarà nessuno con questo tempo… e infatti, il mondo! Vasche enormi di acqua calda colore azzurro, sassi neri attorno… e pioggia e vento sopra! La Giovi gira con il telefono a coprirle la testa! Ma dopo un po’ smette (di piovere, non la Giovi!), e ci rilassiamo e gustiamo sto paradiso.
Fin quando non arriva un pullman di italiani “a’hooo, ma èccccalda, se tocca? Dai che me lavo er culo così (questa non l’hanno detta loro)”… e dunque meglio raggiungere il paese di Husavik! Famoso per un film simpatico che trovate su Netflix, Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga, ma anche perché da lì partono i tour per avvistare le balene!
E noi l’abbiamo prenotato per le 19.30… tanto qua ogni ora è uguale! Montiamo sul barcone, tutona zozza anti freddo gentilmente concessa e si va! Tempo mezz’ora ed ecco i primi avvistamenti (chiariamo subito, sono balene o megattere?!? Bohhhh): queste sagome scure enormi che spuntano, il classico soffio d’acqua, la coda che salta fuori. Ogni tanto vediamo anche il muso spuntare!
E così tra una foto, un video (dove non si vede mai una mazza), una giacca in più perché piove, le tre ore di tour si concludono con cioccolata calda e dolcetto Cinnamol Roll gentilmente offerto dal capitano! Sono le 23 che si fa?!? Si va al Camping 66.12 NORTH più su di Husavik… e così torniamo all’inizio del racconto!
Leggja höfuðið í bleyti – “Metti la testa a mollo”
Quando dovete pensare a qualcosa, ragionare, magari per prendere una decisione importante, rilassare il corpo e la mente in una bella pozza d’acqua calda potrebbe essere d’aiuto.
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