Dopo quasi 2 settimane a mangiare i biscotti più economici del discount, finalmente faremo i “siori”, colazione compresa in questo particolare hotel in versione casette rorbuer in una insenatura di un fiordo dove regna la pace.
Servita a buffet su una barca in maniera molto scenografica, gara a chi si sfonda di più, vincitore indiscusso Mr. Marcolini, oggi è pure la sua festa e tutto gli è concesso.
Ovviamente da italiani medi, ci instaschiamo nel vero senso della parola, 4 panini imbottiti, pranzo pronto low cost!!
Piove come da previsioni, ma danno miglioramenti, quindi non desistiamo e partiamo per il programma della giornata!
Ci aspetta la salita al Festvågtind escursione che si erge direttamente dal mare nei pressi di Henningsvær.
Già la partenza al solito è in salita, prima parte sentiero non segnato, c’è da arrampicare su dei massoni ma pian piano arriviamo a metà percorso dove ci fermiamo per foto sulla cimetta, mentre Gigi e Leti improvvisano un giro del laghetto senza successo nell’impresa.
Panorami molto suggestivi anche qui. Il mare limpido, gli isolotti, le montagne verdi!!!
Foto di rito con maglietta d’ordinanza #nemoingiro Marcolini Tour e ci prepariamo facendoci il segno della croce per la discesa.
Carne grea assicurata e polpacci doloranti fra un po’ di terra fangosa e rocce rientriamo a livello del mare!
Bravi tutti!
Giretto per Henningsvær.
Villaggio reso famoso per le foto riprese con i droni del campo da calcio attorniato dal mare e le rocce.
Giro negozietti, era da un po’ che non compravano qualche souvenirs. Mentre Giovi e Leti entrano ed escono dai negozi, senza farsene mancare uno, Marcolini viene scambiato per Luca Argentero da una turista…vi lasciamo immaginare la sua ruota da pavone in quel momento! 😀
Stuzzichino con polpette al pesce onte e pranzetto furtivamente portato via in mattinata.
Torniamo alla nostra casetta.
Direte: la giornata sarà finita ormai!
Invece no, qui si può noleggiare anche una barchetta a remi, siamo forse gli unici a prenotarla mentre gli altri si fanno delle gran saune con bagno nel fiordo.
A turno proviamo l’esperienza di remare, con risultati discutibili ma raggiungiamo un isolotto del fiordo con l’intenzione di circunavigarlo.
Accorgendoci delle onde che ci stavamo per minacciare facciamo marcia indietro con la velocità di un bradipo.
Incomincia pure a piovviginare ma le risate e gag non mancano.
Infreddoliti e divertiti ce ne torniamo in casetta per una doccia bollente.
Ore 19.15 ape nel baretto carinissimo al secondo piano della zona ristorante.
Camerieri che non capiscono la nostra idea di aperitivo ma lo stesso ci preparano dei cocktail di dubbia interpretazione, come la specie di grappa autoctona del Teo.
Va ben dai meglio andare a mangiare al ristorante gourmet, grandi aspettative del tutto assolte.
Bontà e impiattamenti super, considerando che è la seconda cena fuori che facciamo ce la gustiamo per bene con tanto di scarpetta.
Dessert finale per la candelina di rito e via per l’ultima, forse, sfida a carte.
E’ proprio la sua giornata, il Teo risale la china con 2 vittorie.
Fuori piove a dirotto, noi per fortuna siamo al calduccio nella nostra casetta di legno tanto carina!
Notte!!
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